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Alta AtmosferaApprofondimento |
Clorofluorocarburi e HCFCLo studio del buco dell'ozono e i provvedimenti per proibire i clorofluorocarburi (CFC) in tutto il mondo sono probabilmente l'esempio più importante di una politica di protezione ambientale di successo. In questa unità vedremo quale è stato il ruolo ricoperto dai CFC in passato rispetto alla situazione attuale, e come sono stati sostituiti.
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La concentrazione massima al suolo per CFC-11 (che ha un'emivita di 45 anni) è stata raggiunta nel 1994, il massimo per CFC-12 (emivita 100 anni) potrebbe essere raggiunto presto. Le concentrazioni nell'emisfero settentrionale sono leggermente più alte di quelle nell'emisfero meridionale; questo perché il mescolamento all'interno di un emisfero è sempre più veloce del trasporto attraverso l'equatore.
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A partire dalla metà degli anni '90 vengono prodotti e anche rilasciati nell'atmosfera sempre più CFC parzialmente alogenati (HCFC) e fluorocarburi (HFC). A partire da allora, si è iniziato a monitorarne le concentrazioni. 3. Figura sulla destra: rapporti di mescolamento delle specie alogenate. Fonte: IPCC AR4 2007 fig. 2.6 |
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Confronto tra CFC e HCFCI Potenziali di Riscaldamento Globale (GWP) rappresentano la misura dell'effetto radiativo relativo di una data sostanza in relazione alla CO2. Tale misura è integrata su un dato orizzonte temporale. Più semplicemente, il GWP ci dice se un composto è un gas serra più o meno forte della CO2 e di quanto lo è. Anche i potenziali di deplezione dell'ozono (ODP) sono numeri relativi che mettono a confronto la pericolosità per l’ozono dei diversi composti. I CFC hanno un doppio impatto negativo sul nostro clima - distruggono l'ozono nella stratosfera e agiscono come gas serra nella troposfera. La seguente tabella mette a confronto i CFC con gli idrofluorocarburi (HCFC) che li hanno sostituiti.
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Per una visione d'insieme di più specie cliccare qui (Dati IPCC TAR).
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E' ovvio che gli HCFC hanno delle emivite atmosferiche molto più brevi dei CFC. Questo significa che sono degradati soprattutto nella troposfera e la probabilità che raggiungano la stratosfera e che partecipino alla distruzione dell'ozono è molto più bassa. Tuttavia, mantengono potenziali di riscaldamento globale elevati. Pertanto possono essere considerati un compromesso ma non la migliore soluzione al problema.
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A proposito di questa pagina:autore: Elmar Uherek - Max Planck Institute for Chemistry, Mainz, Germany
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