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Lezioni sui Cambiamenti Climatici 1
UQ 3 Maggio 07 Automobili e ozono
R: Andamenti dell'ozono
R: Più NO2 nelle città
C: Filtri anti particolato
A: Analisi di traffico & immissioni
UQ 2 Mar 07 L'aria urbana
I cambiamenti climatici 2007 speciale IPCC
UQ 1 Nov Dic 06 Le particelle presenti nell'aria
Speciale: ottobre 2006 L'informazione
No 10 Settembre 2006 Le emissioni in Africa
No 9 Luglio 06 Il traffico aereo
Speciale: Giugno 06 Summit sul clima
No 8 Aprile 2006 Ozono e ciclo N2
No 7 Marzo 2006 I modelli climatici
No 6 Feb. 2006 piogge acide
No 5 Gen. 2006 zolfo marino
Speciale: Nov 05 Ozzy Ozono
No 4 Ott. 2005 luce/satelliti
Speciale: Sett 05 Cicloni
No 3 Sett. 2005 metano/energia
Speciale: luglio 05 Una serra come pianeta
No 2 giugno 2005 foreste/aerosol
No 1 maggio 2005 vegetazione/CO2
     
Contesto

Motori diesel e filtri anti particolato

Parlando dei tubi di scappamento delle auto, dobbiamo considerare essenzialmente tre tipi di emissioni

1) anidride carbonica
2) gas emessi dai combustibili o dai processi di combustione
3) particolato 

Anidride Carbonica (CO2) è il gas serra che contribuisce maggiormente al riscaldamento globale indotto dall'uomo. Non danneggia direttamente la nostra salute ma il sistema climatico.
La quantità di CO2 emessa da un'automobile dipende dalla quantità di carburante usato e bruciato. Non esiste modo di ridurre le emissioni di anidride carbonica attraverso convertitori catalitici o altre tecnologie pulite. L'unico modo per ridurla è avere un motore più efficiente, una macchina più piccola e leggera che offra una bassa resistenza all'aria, evitare frequenti fermate e ripartenze e le velocità elevate.

Le emissioni di gas possono essere dovute all'evaporazione del carburante o alla sua combustione incompleta. Si chiamano composti organici volatili (COV) e comprendono gli idrocarburi e gli  idrocarburi ossigenati. Gli altri gas prodotti dai processi di combustione sono gli ossidi di azoto (NO e NO2 = NOx) e il monossido di carbonio (CO). Sono dannosi per la salute e possono causare problemi indiretti perchè sono responsabili dei fenomeni di inquinamento da ozono, soprattutto durante l'estate.

Particolato si forma soprattutto nei motori diesel, per esempio quando l'auto accellera. E' costituito da fuliggine e da componenti del carburante incombusti che si condensano sulla fuliggine o su polveri fini di solfato. Costituiscono il principale problema dei motori diesel, perchè tali motori iniettano quantità variabili di carburante sempre nella stessa quantità di aria calda. Se la miscela è sovrasatura di carburante, le particelle si formano più facilmente.
 

emissioni dalle automobli - impatti

1. Le emissioni dalle automobli hanno tre diversi impatti: globale (CO2), locale (altri gas) e in prossimità della strada (particelle). Grafico: Elmar Uherek

Nelle auto a benzina utilizzando un convertitore catalitico si riducono fortemente le emissioni di VOC, CO e NOx. Oggigiorno questo è lo standard nella maggior parte delle auto nei paesi industrializzati. Nelle automobili diesel queste emissioni sono più basse.
I motori diesel sono anche più efficienti e perciò emettono meno anidride carbonica rispetto alle auto a benzina, in particolare su lunghe distanze.
I motori diesel però emettono molte particelle. Perciò in futuro i filtri antiparticolato potrebbero diventare obbligatori in molti paesi. Esistono molti tipi di filtri anti particolato diesel (DPF) che si basano su tecnologie diverse:
 

Tecnologie dei filtri antiparticolato

CRT (Trappola a rigenerazione continua) e DPX (filtri a strato di metallo nobile) funzionano sulla base del cosiddetto "principio wall flow". In questo processo, il gas di scappamento viene convogliato in canali ciechi. Il carbonio incombusto si deposita sulle pareti del canale e la componente gassosa passa attraverso una parete porosa.
 

In alternativa può essere utilizzato il principio "Flow through". Questi filtri sono composti di fibre di metallo o di pellicole lungo le quali passano i gas di scarico e le particelle aderiscono alle pareti. Una corrente elettrica passa attraverso il materiale per riscaldarlo e rigenerarlo.
Questi filtri presentano di solito lo svantaggio che le particelle particolarmente piccole riescono a passare facilmente. Perciò sono meno efficaci:

installed particle filter

2.  Filtro anti particolato diesel montato su una macchina. Fonte: Wikimedia

Sistemi di rigenerazione

Per la rigenerazione (= pulitura) di un sistema "wall flow" la fuliggine e le particelle che si sono depositate devono essere bruciate a temperature superiori ai 600°C. Tale temperatura è molto alta se si considera che quando si guida nelle città la temperatura può scendere fino a circa 200°C. La temperatura di rigenerazione può essere ridotta fino a 500 - 550°C con l'aiuto di un additivo. Questa temperatura si raggiunge normalmente in autostrada o attraverso un'iniezione di carburante. Però gli additivi sono di difficile gestione.
 

diesel catalytic converter

3. Convertitore catalitico per un'automobile diesel © BMW AG

Una soluzione per rimuovere la fuliggine è rappresentata dalla "trappola a rigenerazione continua" (CRT) spesso utilizzato negli autobus. In tale sistema i gas di scarico passano attraverso un convertitore catalitico ossidante dove il CO ed i composti organici sono quasi compledamente ossidati. tali emissioni sono in ogni caso ridotte nei motori diesel. I composti dell'azoto sono ossidati a NO2 in quanto l'NO2 reagisce con la fuliggine per dare CO2 a temperature comprese tra i 200 e i 450 °C.
 

Uno svantaggio dei sistemi sta nel fatto che l'NO2 è solitamente prodotto in eccesso. La frazione di NO2 presente nei gas di scappamento è circa il 5% a monte del sistema catalitico e 20% a valle. Il sistema riduce le emissioni di particelle in cambio di maggiori emissioni di NO2, che favoriscono la formazione dello smog da ozono.
 

diesel particle filter

4. Filtro anti particolato per motore diesel (DPF), © BMW AG

I cosiddetti sistemi di riduzione catalitica selettiva (catalizzatori SCR) potrebbero essere la soluzione a questo problema. Questa tecnologia si basa sull'utilizzo di un riducente che viene aggiunto al gas di scappamento a monte del catalizzatore. La reazione viene normalmente indotta utilizzando ammoniaca che può essere prodotta immettendo l'urea nel flusso del gas di scarico a caldo. In questo modo le emissioni di biossido di azoto possono essere ridotte significativamente. Tuttavia anche questa tecnologia è complicata e il tasso di riduzione dipende da diverse condizioni. I filtri anti particolato per auto diesel e i catalizzatori SCR possono essere utilizzati anche in combinazione. 
 

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last updated 01.06.2008 | © ACCENT - Atmospheric Composition Change 2013